Leg press inclinata o Squat?

Chi pensa che con la leg press si possono raggiungere gli stessi risultati Leg press|Lanza Personal Trainer|Personal Trainer Tarantoche si raggiungono con lo squat si sbaglia di grosso.
Effettivamente la posizione elimina i rischi di grossi carichi diretti alla colonna ma in quanto a stimolare ad esempio la forza il paragone è assolutamente improponibile.

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Alcuni studi hanno preso un campione di cinque atleti che non si erano mai allenati con lo squat e l’unico esercizio di potenziamento degli arti inferiori avveniva alla leg press.

Fu inserito allora in sostituzione, lo squat, con gli stessi parametri che si stavano utilizzando alla pressa (stesse percentuale di carico, stessi volumi di lavoro, stessi tempi di recupero, eccetera), e dopo sei settimane di lavoro con una seduta ogni quattro-cinque giorni si ritornò a misurare i valori di Fmax alla leg press.
I valori erano aumentati di circa il 20%!

La ragione di tale aumento è da ricercare probabilmente nelle diverso tipo di catena cinetica che interviene nello squat rispetto a questa macchina, sicuramente più debole e con una scarso stimolo di determinati gruppi muscolari. Il bicipite femorale ad esempio non può essere coinvolto in modo importante (tranne che nella fase eccentrica) perché non può mai realizzarsi una completa estensione della coscia in rapporto al bacino.

La teoria secondo la quale basta variare leggermente la posizione dei piedi in appoggio per favorire con maggiore lavoro di uno o di un altro gruppo muscolare (Delavier, 1999) dovrà quindi essere presa con le dovute cautele.

Leg pres |appoggio dei piedi|lanza Personal Trainer|Personal Trainer Taranto

Interpretazione del Delavier sull’appoggio dei piedi alla pressa.

In commercio esistono diversi tipi di leg press, orizzontali, a 45°, a 90°; in generale, viene preferita la pressa a 90°, per una maggiore efficacia soprattutto nella fase eccentrica.

Non si vuole comunque denigrare l’utilizzo di questa macchina in modo assoluto perché come già detto può risultare un ottimo sistema d’allenamento in caso di patologie del rachide soprattutto a livello del tratto lombare; inoltre, l’allenamento alla leg press può essere considerato una variante temporanea al programma di base, un modo per distrarsi dai consueti ma indispensabili esercizi fondamentali.

Tim Grover, preparatore personale di Micheal Jordan, suggerisce solo per gli atleti di livello superiore, di disporre i piedi anziché paralleli uno avanti all’altro di 3/4 e di alternare tale posizione ad ogni seduta d’allenamento; secondo Grover in questo modo si simulerebbe le condizioni di piedi in un gesto specifico del saltare nel basket, volley, eccetera.

 

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