Sport per le persone con disabilità| Special Olympics

Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze.Special Olympics|Lanza Personal Trainer|Personal Trainer Taranto

 

(Giuramento dell’atleta di Special Olympics)

Special Olympics è un programma educativo internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche rivolto a ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva.Nasce nel 1968 negli Stati Uniti per volontà di Eurice Kennedy Shriver, sostenitrice per più di 3 decenni del miglioramenti delle persone con disabilità intellettiva, in occasione dei Primi Giochi Internazionali tenutisi a Chicago, Illinois.

Qualche anno prima nel 1960 Eurice Kennedy, organizzò una giornata di gioco e sport esclusivamente per ragazzi disabili e si accorse immediatamente che questi ragazzi erano molto più capaci nelle attività fisiche di quanto molti esperti ritenessero.

Nei primi anni Special Olympics fu finanziato dalla Fondazione Kennedy e da vari enti; attualmente la Fondazione Kennedy non sostiene più economicamente Special Olympics ma continua a condividerne i principi e ad estenderli in tutto il mondo.

Dal 1 Ottobre 2003, Special Olympics ha raggiunto una maggiore autonomia approvando anche un nuovo Statuto, con il proposito di dare un maggior risalto a tutto il movimento ed una maggiore diffusione del suo messaggio di gioia e di speranza.

Ogni anno una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare alternativamente ai Giochi Mondiali (Invernali o Estivi) o a quelli Europei.

Special Olympics è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, così come il Comitato Paralimpico; le due sono organizzazioni separate e distinte, diverse le premesse, diversa la filosofia che le muove.

Mentre il Comitato Paralimpico opera coerentemente con i criteri dei Giochi Olimpici con gare competitive riservate ai migliori, Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello (locale, nazionale ed internazionale), è un programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità.

Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati.

Con Special Olympics lo sport che può essere praticato in modo unificato, dove i ragazzi con disabilità possono competere insieme e, soprattutto alla pari, con persone senza disabilità.

Infatti il principale obiettivo di Special Olympics non è tanto il risultato agonistico, quanto la socializzazione e l’inclusione di persone con disabilità intellettiva nella società.

Attraverso lo sport gli atleti di Special Olympics, hanno la possibilità di vivere esperienze importanti che permettono loro di entrare in contatto con persone “normali”, conoscere la gioia della partecipazione a gare ed eventi sportivi, diventare protagonisti di intere manifestazioni, ma soprattutto uscire dalle mura di casa, dalla propria città, lontani dalla quotidianità, dalla routine ma soprattutto dai propri parenti e genitori per vivere alcuni giorni in modo autonomo ed indipendente.

Special Olympics è organizzato secondo una struttura che mette al centro le esigenze dell’atleta.

In tutto il mondo il programma Special Olympics segue le stesse direttive per sviluppare in modo il più possibile omogeneo ed efficace le attività sportive.

A livello nazionale, regionale e locale, i referenti si organizzano secondo delle specifiche aree in base alle loro competenze e mansioni. Il direttore nazionale e il direttore regionale sono strettamente collegati fra loro sugli interventi territoriali, in modo tale che:

  •  tutte le aree dialoghino tra loro;
  •  ciascuna area sui tre livelli possa comunicare e agire in sinergia con i relativi referenti;
  • un sistema di comunicazione orizzontale e verticale, quindi, che prevede un incrocio vivo e dinamico di informazioni, metodologie e conoscenze.

Special Olympic Italia

«…Special Olympics Italia, Associazione Benemerita del CONI, è presente in Italia da venticinque anni e opera in tutte le regioni, dove i Team locali seguono l’allenamento degli Atleti nel rispetto dei programmi internazionali e attraverso convenzioni stipulate con alcuni tra i maggiori Enti di Promozione sportiva italiani (CSI, CSEN, Cns Libertas, US Acli, Cns Fiamma, Uisp, Aics e MSP)…».

I potenziali beneficiari del programma in Italia sono più di 1.000.000 e sono 10.000 gli atleti disabili che praticano atletica leggera, bocce, calcio, equitazione, ginnastica, nuoto, pallacanestro, sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve snowboard, tennis e che hanno l’opportunità di sperimentare altre discipline sportive inserite come eventi nell’ambito del programma “Prova lo sport!”: tennistavolo, rowing, golf, mountain bike, badminton, floor hockey e pallavolo unificata.
Gli Atleti partecipano ogni anno ai Giochi Regionali e Nazionali delle varie discipline. Rappresentative italiane gareggiano, inoltre, nei Giochi Europei e in quelli Mondiali, estivi ed invernali.

A livello nazionale, regionale e locale, i referenti si organizzano secondo delle specifiche aree in base alle loro competenze e mansioni. Il direttore nazionale e il direttore regionale sono strettamente collegati fra loro sugli interventi territoriali, in modo tale che: – tutte le aree dialoghino tra loro, e che ciascuna area sui tre livelli possa comunicare e agire in sinergia con i relativi referenti.

Un sistema di comunicazione orizzontale e verticale, quindi, che prevede un incrocio vivo e dinamico di informazioni, metodologie e conoscenze.

 

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