Parte quarta: la direzione del movimento|Come descrivere la direzione di movimento : “Ti sei ma chiesto chi vincerà una gara di corsa dei 200 metri ? l’atleta con la maggiore accelerazione iniziale o l’atleta che raggiunge la velocità massima più alta?”

L’ultima cosa che dobbiamo apprendere è come descrivere i cambiamenti in Direzione|Movimento|Umano|Lanza|Personal|Trainer|Taranto|Crossfit|Trainer|Level 1spostamento/distanza, velocità scalare/vettoriale e accelerazione. Quando ci allontaniamo da un punto designato, affermiamo che abbiamo aumentato la nostra distanza da esso o che ci siamo allontanati. Se quindi torniamo indietro, lo spostamento si riduce ma la distanza aumenta (non puoi avere uno spostamento negativo, ma puoi avere uno spostamento in direzione positiva e negativa).

Direzione del movimento|Lanza|personal|Trainer|Taranto|Crossfit|Trainer|Level 1

Fig. 1.3 Esempi di calcoli delle grandezze scalari e vettoriali che descrivono il movimento in oggetto. La freccia rappresenta il movimento dell’oggetto (colonna di sinistra), il tempo per compiere tale movimento è riportato nella colonna centrale ( cioè, t=2 s), ed i relativi calcoli sono riportati nella colonna di destra.

Se disegnassimo il diagramma di un atleta in  movimento (da A a B) potremmo dire che l’atleta si sposta in una direzione positiva se si muove da sinistra a destra, e in una direzione negativa se si muove da destra a sinistra. Lo spostamento totale è la somma di tutti gli spostamento, con un valore positivo che denota un movimento netto da sinistra a destra.
Non usiamo questa terminologia per la distanza, perché questa è una quantità scalare e non ha alcuna componente direzionale.
La distanza totale è la somma di tutti gli spostamenti come se essi fossero tuti positivi.
Analogo discorso vale per la velocità scalare e vettoriale: la nostra velocità è positiva se ci muoviamo a una velocità nota verso destra, ma negativa se cambiamo direzione e ci muoviamo verso sinistra.

Per quanto concerne l’accelerazione, il discorso è un pò più complicato. In generale, se acceleriamo diciamo che l’accelerazione è positiva, ma se rallentiamo diciamo che l’accelerazione è negativa. Tuttavia, dobbiamo esserepiù precisi quando includiamo le direzioni positiva o negativa. Se ci spostiamo verso destra(direzione positiva) ad una velocità costante, l’accelerazione è pari a zero. Se ci muoviamo più velocemente nella direzione positiva, allora stiamo accelerando positivamente, e se rallentiamo, stiamo accelerando negativamente.

Se ci voltiamo e acceleriamo verso il punto di partenza, cioè lungo la direzione negativa, abbiamo ancora accelerato negativamente. L’accelerazione in direzione negativa (accelerazione negativa) è ciò che succederebbe se continuassimo ad applicare una forza opposta alla direzione originale di movimento. Pensa ad un carrello leggero che rotola in avanti e che viene rallentato da una folata di vento proveniente dalla direzione opposta: il vento prima lo rallenterebbe e quindi potrebbe spingerlo all’indietro. L’accelerazione è sempre nella stessa direzione, negativa, anche se vediamo il carrello rallentare e poi accelerare. Se il vento si ferma ed il carrello (che ora si sta muovendo all’indietro) rallentasse e si fermasse, starebbe accelerando negativamente nella direzione negativa (cioè, decelerando nella direzione negativa): questa è un’accelerazione (per – | dà +).
Probabilmente è più semplice (ed in effetti è molto comune) utilizzare i termini accelerare e decelerare per indicare un aumento o una diminuzione della velocità, e quindi spiegare la direzione di un m movimento come positiva e negativa.
Tuttavia, devi comprendere i termini in modo da evitare confusione.
Se un oggetto si muove più velocemente mentre si muove nella direzione positiva o riduce la sua velocità mentre si muove nella direzione negativa, esso sta accelerando positivamente, ma se rallenta mentre si muove nella direzione positiva o aumenta la velocità nella direzione negativa, esso sta accelerando negativamente.

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